”E come i stornei ne portan l'ali, nel freddo tempo, a schiera larga e piena, così quel fiato li spiriti mali“ Dante Alighieri Citazione 1308-1320 d.C., Medioevo Italia 0 0 0 0 Scrivi il primo commento Significato Il significato di questa frase è profondamente legato alla descrizione della pena dei lussuriosi nell'Inferno di Dante. Gli "spiriti mali" sono i peccatori, che nel contesto vengono trascinati come stornei, uccelli che volano assieme in grandi stormi, dagli impetuosi venti infernali. Questo simboleggia la loro mancanza di controllo e la forza inarrestabile delle loro passioni, che li ha condotti alla dannazione eterna. Allegoria L'immagine allegorica descrive elementi come la bufera infernale e gli storni in volo per rappresentare visivamente il trascinamento degli spiriti come rivelato dalla frase di Dante. I venti vorticosi simboleggiano la potenza delle passioni incontrollabili, mentre lo sfondo oscuro dell'Inferno evoca l'atmosfera tetra e punitiva delle pene descritte nella "Divina Commedia". Il colore rosso rappresenta sia il fuoco delle passioni che quello dell'Inferno, mentre il movimento incessante cattura la continua lotta dei peccatori trascinati dal loro peccato. La composizione è pensata per evocare una profonda riflessione sulle scelte morali e sul destino umano, promuovendo così una comprensione più ampia del concetto esposto. Applicabilità Il significato della frase può essere applicato alla vita personale come un monito sull'importanza di governare le proprie passioni e desideri. L'essere trascinati in maniera incontrollata dalle proprie pulsioni può portare a conseguenze negative e alla perdita di controllo sulla propria vita. Dato che i "fiati" che trascinano gli spiriti sono inevitabili e potenti, ci si può riflettere riguardo alla necessità di trovare equilibrio e misura nei propri comportamenti. Impatto La frase, come parte di "La Divina Commedia", ha avuto un impatto significativo sulla cultura e letteratura mondiale. L’opera di Dante è considerata una pietra miliare della letteratura italiana e ha influenzato numerosi autori, artisti e pensatori attraverso i secoli. La descrizione vivida delle pene e delle virtù nell'Inferno, Purgatorio e Paradiso ha stimolato riflessioni sulla moralità e sulla condizione umana nel corso della storia. Contesto Storico "La Divina Commedia" è stata scritta tra il 1308 e il 1320, durante il periodo medievale. Il contesto storico in cui Dante scrive attraversa un'Italia frammentata da conflitti politici e sociali, e l'opera riflette il pensiero teologico e filosofico dell'epoca. Dante, esiliato da Firenze per motivi politici, infonde nei suoi scritti un forte senso di giustizia morale e spirituale. Critiche Non ci sono state critiche significative specificamente legate a questa frase. Tuttavia, l'intera opera di Dante è stata soggetta a diverse interpretazioni e discussioni critiche, specialmente riguardo al rigore morale con cui Dante giudica i peccatori. Alcuni potrebbero trovare il trattamento allegorico e simbolico eccessivamente severo o semplicistico. Variazioni Le variazioni di questa frase possono essere trovate in diverse interpretazioni e traduzioni della "Divina Commedia". Tuttavia, essendo un’opera medievale, esistono altre versioni culturali che trattano il tema della punizione e del controllo delle passioni, anche se non sempre in maniera simile. Per esempio, nella letteratura orientale si trovano molte riflessioni su come le passioni possono condurre a uno stato di caos interiore. Torna alla descrizione 280 caratteri rimasti Invia Commento Nessun Commento S'altra vita non è, perché a questa, non date voi la più parte del core? Ugo Foscolo Scopri di più Oh imaginativa che ne rube, tal volta sì di fuor, ch'om non s'accorge, però ch'altri sensi ad essa tùbe! Dante Alighieri Scopri di più Mente sana in corpo sano. Giovenale Scopri di più Libero, dritto e sano è tuo arbitrio, e fallo fora non fare a suo senno: per ch'io te sopra te corono e mitrio. Dante Alighieri Scopri di più E io: 'Maestro, che è tanto greve, a quelle che lamentar li fa sì forte?'. Dante Alighieri Scopri di più Ahi quanto a dir qual era è cosa dura, questa selva selvaggia e aspra e forte, che nel pensier rinova la paura! Dante Alighieri Scopri di più Già era in loco ove s'udia 'l rimbombo, dell'acqua che cadea ne l'altro giro, simile a quel che l'arnie fanno rombo. Dante Alighieri Scopri di più E come quei che con lena affannata, uscito fuor del pelago a la riva, si volge a l'acqua perigliosa e guata. Dante Alighieri Scopri di più Sì lunga tratta di gente, io vidi, che di venire a pareggiar pareva innumera. Dante Alighieri Scopri di più La bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei. Dante Alighieri Scopri di più Accedendo, abiliterai il salvataggio delle tue preferenze e potrai inserire commenti. Accedendo, abiliterai il salvataggio delle tue preferenze e potrai inserire commenti. Sign in with: or Sign in with your email address: Email Password Accedi Loading... Nome Inserisci il tuo nome o nickname (da 3 a 20 caratteri). Email Inserisci un indirizzo email valido da verificare. Password 8+ caratteri, 1 maiuscola, 1 minuscola, 1 numero, 1 carattere speciale @$!%*?_+ Cliccando sul pulsante di registrazione riceverai un'email di verifica. Crea account Nuovo qui? Crea un account. Precedente Chiudi
Oh imaginativa che ne rube, tal volta sì di fuor, ch'om non s'accorge, però ch'altri sensi ad essa tùbe! Dante Alighieri Scopri di più
Libero, dritto e sano è tuo arbitrio, e fallo fora non fare a suo senno: per ch'io te sopra te corono e mitrio. Dante Alighieri Scopri di più
E io: 'Maestro, che è tanto greve, a quelle che lamentar li fa sì forte?'. Dante Alighieri Scopri di più
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura, questa selva selvaggia e aspra e forte, che nel pensier rinova la paura! Dante Alighieri Scopri di più
Già era in loco ove s'udia 'l rimbombo, dell'acqua che cadea ne l'altro giro, simile a quel che l'arnie fanno rombo. Dante Alighieri Scopri di più
E come quei che con lena affannata, uscito fuor del pelago a la riva, si volge a l'acqua perigliosa e guata. Dante Alighieri Scopri di più
Sì lunga tratta di gente, io vidi, che di venire a pareggiar pareva innumera. Dante Alighieri Scopri di più
La bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei. Dante Alighieri Scopri di più