”Oh imaginativa che ne rube, tal volta sì di fuor, ch'om non s'accorge, però ch'altri sensi ad essa tùbe!“ Dante Alighieri Citazione Medioevo (1308-1320) Italia 0 0 0 0 Scrivi il primo commento Significato La frase parla del potere dell'immaginazione (immaginativa) che può talvolta distrarre una persona così tanto dall'esterno (di fuor) che non si accorge di ciò che sta accadendo intorno a lui (om non s'accorge), perché gli altri sensi (altri sensi) sono offuscati (tùbe). Esprime il concetto che la mente può essere così assorbita dai suoi pensieri e fantasie che può perdere la percezione della realtà esterna. Dante esplora la natura dell'immaginazione, suggerendo che può tanto rivelare quanto ingannare, distogliendo l'attenzione dai sensi e dalle percezioni immediate. Allegoria L'immagine rappresenta visivamente il concetto dantesco dell'immaginazione che ruba l'attenzione dai sensi, con una figura umana sospesa tra realtà e sogno. Gli elementi sono progettati per coinvolgere l'osservatore e fargli comprendere l'equilibrio tra la realtà esterna e il ricco mondo interiore dell'immaginazione. L'aura attorno alla testa rappresenta la profondità dell'immaginazione, mentre la sfumatura tra i due mondi sottolinea la continua transizione che la mente può vivere. Gli oggetti simbolici come i libri e le note musicali amplificano il tema dell'immaginazione conferendo un senso di varietà e ricchezza al mondo interiore. Applicabilità Questa riflessione sull'immaginazione può essere applicata nella vita di tutti i giorni, sottolineando l'importanza dell'equilibrio tra la contemplazione interiore e la percezione della realtà esterna. Nel mondo moderno, con l'avvento della tecnologia e la sovrastimolazione, è facile lasciarsi assorbire dalle proprie riflessioni o dalle distrazioni digitali, perdendo il contatto con il presente e le esperienze reali. Mantenere un equilibrio tra introspezione e consapevolezza del momento può migliorare la nostra capacità di vivere pienamente e autenticamente. Impatto "La Divina Commedia" ha avuto un impatto duraturo sulla letteratura, la teologia e la filosofia occidentali. La frase in questione evidenzia il potere e la complessità dell'immaginazione, tema che ha influenzato non solo studi letterari ma anche riflessioni filosofiche e psicologiche. L'opera ha ispirato numerosi artisti, poeti e pensatori attraverso i secoli, diventando un pilastro della cultura occidentale. Contesto Storico Dante scrisse "La Divina Commedia" tra il 1308 e il 1320, durante il Medioevo italiano. Questo era un periodo di grande fermento intellettuale, culturale e religioso. L'opera riflette molte delle tensioni e delle tematiche dell'epoca, come la spiritualità, la politica e la moralità. Critiche Non esistono critiche specifiche alla frase in questione, ma l'opera di Dante è stata oggetto di molteplici analisi e dibattiti. Alcuni hanno criticato la sua complessità e l'uso del volgare (italiano dell'epoca) al posto del latino. Tuttavia, queste scelte stilistiche sono anche ciò che rende l'opera accessibile e rivoluzionaria. Variazioni Non esistono variazioni dirette, ma molte culture hanno riflessioni sull'immaginazione simili. Nella filosofia orientale, in particolare nel Buddismo Zen, c'è un'attenzione particolare alla consapevolezza del momento presente e alla liberazione della mente dalle illusioni, concetti che rimandano alla riflessione dantesca. Torna alla descrizione 280 caratteri rimasti Invia Commento Nessun Commento S'altra vita non è, perché a questa, non date voi la più parte del core? Ugo Foscolo Scopri di più Ahi quanto a dir qual era è cosa dura, questa selva selvaggia e aspra e forte, che nel pensier rinova la paura! Dante Alighieri Scopri di più L'amore è cieco, e gli amanti non vedono le belle follie che essi stessi commettono. William Shakespeare Scopri di più Oh, se solo avessi seguito le arti! William Shakespeare Scopri di più E come i stornei ne portan l'ali, nel freddo tempo, a schiera larga e piena, così quel fiato li spiriti mali. Dante Alighieri Scopri di più E come quei che con lena affannata, uscito fuor del pelago a la riva, si volge a l'acqua perigliosa e guata. Dante Alighieri Scopri di più E io: 'Maestro, che è tanto greve, a quelle che lamentar li fa sì forte?'. Dante Alighieri Scopri di più Libero, dritto e sano è tuo arbitrio, e fallo fora non fare a suo senno: per ch'io te sopra te corono e mitrio. Dante Alighieri Scopri di più Già era in loco ove s'udia 'l rimbombo, dell'acqua che cadea ne l'altro giro, simile a quel che l'arnie fanno rombo. Dante Alighieri Scopri di più La bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei. Dante Alighieri Scopri di più Accedendo, abiliterai il salvataggio delle tue preferenze e potrai inserire commenti. Accedendo, abiliterai il salvataggio delle tue preferenze e potrai inserire commenti. Sign in with: or Sign in with your email address: Email Password Accedi Loading... Nome Inserisci il tuo nome o nickname (da 3 a 20 caratteri). Email Inserisci un indirizzo email valido da verificare. Password 8+ caratteri, 1 maiuscola, 1 minuscola, 1 numero, 1 carattere speciale @$!%*?_+ Cliccando sul pulsante di registrazione riceverai un'email di verifica. Crea account Nuovo qui? Crea un account. Precedente Chiudi
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura, questa selva selvaggia e aspra e forte, che nel pensier rinova la paura! Dante Alighieri Scopri di più
L'amore è cieco, e gli amanti non vedono le belle follie che essi stessi commettono. William Shakespeare Scopri di più
E come i stornei ne portan l'ali, nel freddo tempo, a schiera larga e piena, così quel fiato li spiriti mali. Dante Alighieri Scopri di più
E come quei che con lena affannata, uscito fuor del pelago a la riva, si volge a l'acqua perigliosa e guata. Dante Alighieri Scopri di più
E io: 'Maestro, che è tanto greve, a quelle che lamentar li fa sì forte?'. Dante Alighieri Scopri di più
Libero, dritto e sano è tuo arbitrio, e fallo fora non fare a suo senno: per ch'io te sopra te corono e mitrio. Dante Alighieri Scopri di più
Già era in loco ove s'udia 'l rimbombo, dell'acqua che cadea ne l'altro giro, simile a quel che l'arnie fanno rombo. Dante Alighieri Scopri di più
La bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei. Dante Alighieri Scopri di più